Visita alla Centrale Nucleare di Beznau (Svizzera) – 27/28 Ottobre 2025

Visita alla Centrale Nucleare di Beznau (Svizzera) 27-28 Ottobre 2025
Nell’ambito della Settimana per l’Energia e la Sostenibilità, il Consorzio Energia di Confartigianato CEnPI ha organizzato una visita alla centrale nucleare di Beznau, una delle più antiche e avanzate strutture in esercizio in Europa, gestita dal gruppo svizzero Axpo.
All’iniziativa hanno preso parte i vertici della Confederazione, dei Consorzi Energia CAEM, CEnPI e Multienergia, insieme ai rappresentanti del Sistema Associativo di Confartigianato.
La centrale nucleare di Beznau si trova nel comune di Döttingen (canton Argovia, Svizzera) su di un’isola artificiale nel fiume Aar.
E’ composta da due reattori identici ad acqua pressurizzata (PWR), chiamatati Beznau 1 e 2, con una potenza elettrica nominale di 365 megawatt (MW) ciascuno. Insieme, generano circa 6000 gigawattora (6000 GWh) di elettricità all’anno. Ciò corrisponde a circa il doppio del consumo di elettricità della città di Zurigo. Oltre all’elettricità, la centrale rifornisce undici comuni limitrofi con circa 150 GWh di calore attraverso un sistema di teleriscaldamento.
Beznau 1 è stato il primo reattore puramente commerciale installato in Svizzera. Nel 1957 le NOK avvertirono la necessità di costruire una nuova centrale, ma solo nel 1964 si decisero per il nucleare. La costruzione proseguì celermente e nel 1969, dopo soli quattro anni, Beznau 1 venne collegata alla rete. Nel 1971 dopo cinque anni di costruzione, anche il gemello Beznau 2 venne attivato. La centrale possiede una licenza d’esercizio illimitata per entrambi i reattori, che comunque sottostà al soddisfacimento di tutte le esigenze legali e di sicurezza.
La messa in servizio commerciale della KKB 1 avvenne nel dicembre 1969, dopo un periodo di costruzione di 48 mesi. La KKB 1 fu quindi la prima del suo genere in Svizzera. La KKB 2 seguì nell’aprile 1972, sempre dopo un periodo di costruzione di circa quattro anni. Come di consueto in Svizzera, entrambe le unità dispongono di una licenza di esercizio a tempo illimitato.
La visita ha rappresentato un’occasione di approfondimento tecnico e di confronto sul ruolo che le diverse fonti di approvvigionamento possono giocare nella transizione energetica.
“La nostra priorità – ha sottolineato Marco Granelli, Presidente di Confartigianato – è ridurre l’impatto del caro energia su imprese e famiglie. Per riuscirci, serve un’azione su più fronti: diversificare le fonti, sostenere con convinzione le rinnovabili, promuovere l’idrogeno come vettore strategico e non trascurare la ricerca sul ‘nucleare pulito’, valorizzando le innovazioni introdotte dai reattori di nuova generazione. Le piccole imprese hanno bisogno di un sistema energetico stabile, competitivo e accessibile. Ogni tecnologia che contribuisca a questi obiettivi, nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza, deve essere valutata con attenzione”.
Il Presidente del CEnPI, Daniele Riva, nel sottolineare il ruolo dei Consorzi energia del Sistema Confartigianato, ha rimarcato “l’importanza di queste iniziative di conoscenza ed esperienza diretta per cogliere opportunità legate alla produzione di energia pulita per una offerta competitiva di servizi agli utenti imprese e famiglie”.
Una posizione, quella di Confartigianato, che invita a superare contrapposizioni ideologiche e a guardare al nucleare con un approccio pragmatico, orientato alla sicurezza, all’efficienza e alla sostenibilità.
Carlo Piccinato, Coordinatore nazionale di Confartigianato Imprese Sostenibili, fa rilevare: “Axpo è uno dei fornitori del nostro Consorzio C.En.P.I. e da qui nasce l’idea di proporre una visita a un sito che produce da solo circa un decimo dell’energia consumata dall’intera Svizzera, con costi estremamente bassi. È stato un percorso complesso, durato quasi due anni, che ci ha permesso di arrivare fino alla sala di controllo e comprendere da vicino il funzionamento di un impianto di questo genere”.
“La visita a Beznau – rileva Granelli – ci ha fatto conoscere un esempio di come innovazione e responsabilità possano convivere nella produzione di energia. Un’occasione utile per riflettere sulle sfide e le opportunità che anche l’Italia dovrà affrontare nella costruzione del proprio futuro energetico”.







