Pagheremo davvero le bollette dei morosi?

Si stanno diffondendo in questi giorni alcune comunicazioni che stanno generando confusione tra i consumatori di energia e gas.

In particolare queste notizie sostengono che i consumatori dovranno farsi carico delle bollette luce e gas non pagate dagli utenti morosi e invitano a non pagare tutte o una parte delle fatture.

La delibera dell’Autorità Energia (ARERA) da cui è stato preso spunto per diffondere tali notizie allarmistiche è la n. 50/2018. Essa non stabilisce che tutti pagheremo le bollette dei “furbetti” che fanno turismo energetico: (a tal proposito esiste già il meccanismo Cmor per cui eventuali debiti lasciati al precedente fornitore vengono ribaltati sulle bollette del nuovo gestore), ma dice qualcosa di diverso.

Tutti noi consumatori siamo obbligati a versare gli oneri di sistema; normalmente lo facciamo pagando le bollette ai fornitori, i quali a loro volta li restituiscono ai distributori che li hanno versati “per conto nostro” ad alcune società statali (la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CESA e il Gestore Servizi Energetici – GSE). Se un fornitore diventa insolvente (benché abbia incassato le bollette dai propri clienti), i distributori – cioè i gestori della rete – rimangono esposti a crediti che diventano irrecuperabili (vedi ultimi casi di fallimenti di società fornitrici d’energia..).

La delibera implementa un meccanismo che mira a restituire ai distributori locali gli eventuali oneri di sistema (e solo quelli) che essi hanno versato alla CESA e al GSE, ma che non potranno incassare da fornitori ormai insolventi.

L’Autorità Energia (ARERA) ha affermato che l’impatto in bolletta sarà pari a circa il 2% degli oneri complessivi e che una quantificazione precisa si avrà solo a settembre. Per i soli clienti domestici è stato però stimato un aumento su base annua di 2 € o 2,20 €.

Confartigianato ha già espresso disappunto chiedendo di “ritirare la consultazione sul meccanismo di riconoscimento degli oneri non riscossi ai venditori e di convocare al più presto tutti gli operatori del mercato. Dopo le agevolazioni agli energivori, non sono accettabili ulteriori balzelli che trasformano le bollette delle piccole imprese in strumenti per ‘fare cassa’ e compensare inefficienze in attività di legislazione, regolazione e controllo”.

Per saperne di più:

Leggi il comunicato stampa di Confartigianato

Leggi il comunicato stampa dell’Autorità